Ue svela il Clean Industrial Deal: "Mobiliterà 100 miliardi. Tagli del 30% a emissioni industria"
26 febbraio 2025
Ue svela il Clean Industrial Deal: "Mobiliterà 100 miliardi. Tagli del 30% a emissioni industria"
Il Clean Industrial Deal mobiliterà nel breve termine oltre 100 miliardi di euro per sostenere la produzione industriale pulita nell'Ue, di cui un'ulteriore garanzia di 1 miliardo di euro nell'ambito dell'attuale bilancio comune. È quanto ha annunciato la Commissione europea presentando il piano. Bruxelles, come anticipato, prevede di semplificare le norme sugli aiuti di Stato entro giugno per accelerare la transizione verso le energie pulite, promuovere la decarbonizzazione dell'industria e garantire una capacità manifatturiera adeguata per le tecnologie verdi in Europa. "L'obiettivo del Clean Industrial Deal è semplificare senza cambiare gli obiettivi climatici – ha detto la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen parlando all'Industry Summit di Anversa –. La domanda di prodotti puliti è rallentata e alcuni investimenti si sono spostati in altre regioni. Dobbiamo invertire la tendenza. Questo è l'obiettivo centrale del Clean Industrial Deal. Vogliamo tagliare i legami burocratici che vi trattengono. Affinché l'Europa possa essere non solo un continente di innovazione industriale, ma anche un continente di produzione industriale". Nel suo piano Bruxelles presenta una serie di proposte che saranno dettagliate nei prossimi mesi e – in attesa del fondo Ue per la Competitività di cui non si conosce ancora l'entità e che arriverà soltanto nel prossimo bilancio pluriennale comune – propone una Banca per la decarbonizzazione industriale, con l'obiettivo di raggiungere quota 100 miliardi di euro di finanziamenti. A contribuire alla realizzazione del nuovo meccanismo saranno i fondi già disponibili nel Fondo per l'Innovazione e le entrate aggiuntive derivanti da parte dell'Ets e dalla revisione di InvestEU, che prevede di mobilitare fino a 50 miliardi in investimenti pubblici e privati aggiuntivi destinati, tra l'altro, alle tecnologie pulite, alla mobilità sostenibile e alla riduzione dei rifiuti. Il Clean Industrial Deal si presenta come pilastro fondamentale della seconda legislatura di Ursula von der Leyen per permettere all'Europa di "cambiare passo" e colmare il gap di competitività con Stati Uniti e Cina e Stati Uniti. La strategia complessiva prevede anche un ampio piano di semplificazione, che prende il via con il primo di una serie di pacchetti Omnibus pensati per ridurre la burocrazia. La prima ondata di semplificazioni riguarderà quattro atti legislativi non ancora recepiti da tutti gli Stati membri, il cui rischio di applicazione disomogenea tra le diverse capitali europee ha sollevato preoccupazioni. Tra questi, la tassonomia degli investimenti sostenibili, che diventerà volontaria per le imprese al di sotto di una certa soglia di dipendenti. Anche la direttiva sulla rendicontazione della sostenibilità aziendale (Csrd) e la direttiva sulla due diligence per la responsabilità aziendale saranno semplificate, così come il meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere (Cbam), dai cui vincoli saranno esentati i piccoli importatori. "Con il Clean Industrial Deal puntiamo a ridurre le emissioni industriali fino al 30%. È un chiaro segnale che facciamo sul serio – ha detto il commissario per il clima, Wopke Hoekstra,in conferenza stampa presentando il Clean Industrial Deal –. Stiamo mobilitando ogni risorsa disponibile e facendo leva su molteplici canali di finanziamento per stimolare un aumento senza precedenti degli investimenti nelle reti e nell'energia pulita a breve, medio e lungo termine", ha assicurato il commissario, confermando l'intenzione di lanciare una Banca per la decarbonizzazione industriale, "basata in parte sul sistema di scambio delle quote di emissione" che secondo le stime di Bruxelles potrebbe raccogliere fino a 100 miliardi di euro nei prossimi dieci anni. "Sulla base della nostra esperienza, – ha assicurato Hoekstra – questo potrebbe mobilitare fino a 400 miliardi di euro". (Foto: © Iaroslav Danylchenko /123RF)
[Torna alla Home]
Archivio notizie
JD Sports Fashion ha rivisto al ribasso le proprie stime di utile per l'anno fiscale 2026, citando un peggioramento del contesto macroeconomico e della domanda dei consumatori. Il retailer britannico ha comunicato che l’utile ante imposte e poste... [leggi tutto]
 
"L'Italia, insieme all'Unione Europea, è a Belem per continuare a costruire quel percorso ambizioso di riduzione delle emissioni che riteniamo prioritario per la nostra salute, i nostri territori e la nostra autonomia strategica. Lo facciamo nella... [leggi tutto]
 
"L'Italia è un Paese dalla straordinaria ricchezza territoriale, ma anche uno dei più fragili al mondo per conformazione geomorfologica, densità insediativa e storia urbanistica. Un Paese dove, lo ricordiamo, il 94% dei Comuni è esposto al rischio... [leggi tutto]
 
Il gruppo energetico tedesco RWE ha riportato nei primi tre trimestri del 2025 un EBITDA rettificato di 3,5 miliardi di euro e un utile netto rettificato di 1,3 miliardi, pari a 1,76 euro per azione. Il gruppo ha così raggiunto oltre l’80%... [leggi tutto]
 
Open Fiber, Unitirreno e SIPORTAL annunciano l’attivazione del collegamento di trasporto che unisce il circuito Open Fiber Olbia–Fiumicino al sistema di cavi sottomarino Unitirreno, che approda all’interno del Data Center Gallura di SIPORTAL.... [leggi tutto]
 
Le misure globali per affrontare il cambiamento climatico rimangono inadeguate. È l'allarme lanciato dall'Ocse che denuncia una "mancanza di ambizione nella protezione del clima" dalla quale potrebbero derivare teme gravi conseguenze economiche. Nel... [leggi tutto]
News
20 novembre 2025
JD Sports Fashion ha rivisto al ribasso le proprie stime di utile per l'anno fiscale 2026, citando un peggioramento del contesto macroeconomico e della domanda dei consumatori. Il retailer britannico ha comunicato che l’utile... [leggi tutto]
  Osservazioni in tempo reale
Segui XMeteo su Twitter
Segui XMeteo su Twitter
questa pagina: