Proxigas, Bucci: urgente approvazione regolamento europeo su stoccaggi di gas
L’inverno appena trascorso ha dimostrato che la sicurezza energetica in Europa dipende anche dalla capacità di stoccaggio del gas. Questo è uno dei messaggi dell’intervento del Direttore Generale di Proxigas, Marta Bucci, in audizione presso la XIV Commissione della Camera dei Deputati nell’ambito dell’esame della proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2017/1938 sul ruolo dello stoccaggio del gas nell’assicurare l’approvvigionamento di gas prima della stagione invernale (COM(2025) 99 final). Con le temperature rigide, minore disponibilità di GNL e cali di produzione da fonti rinnovabili, le infrastrutture di stoccaggio hanno svolto un ruolo determinante nel garantire l’approvvigionamento di energia in Italia e nell’Unione Europea. Lo stoccaggio, infatti, permette di soddisfare i picchi invernali della domanda, rappresentando una riserva strategica che assicura stabilità operativa al sistema energetico e garantisce la continuità delle forniture. "Nel 2024 l'Europa ha consumato più di 330 miliardi di mc di gas a fronte di una capacità complessiva di stoccaggio di circa 100 miliardi di mc – ha spiegato la DG di Proxigas, Marta Bucci -. Effettivamente l'Europa ha un'infrastruttura ben dimensionata rispetto alla domanda. L'Italia è il secondo paese in Europa con la maggiore capacità di stoccaggio dopo la Germania. Essendo lo stoccaggio essenziale a bilanciare la domanda di gas è corretto osservare l'evoluzione della domanda italiana che nel 2024 si è assestata a circa 62 miliardi di mc in leggera crescita rispetto all'anno precedente. I primi mesi del 2025 confermano la tendenza evidenziando anzi una crescita della domanda più sostenuta, attorno all'8%". Nel nostro paese, infatti, nell’inverno 2024-2025, sono stati erogati da stoccaggio oltre 10,8 miliardi di metri cubi di gas, a fronte di iniezioni nell’estate 2024 pari a circa 8,3 miliardi. Lo stoccaggio si rivela, così, cruciale per la resilienza del sistema, consentendo di fronteggiare condizioni meteo avverse, minori importazioni e cali di produzione da fonti rinnovabili. Nonostante l’evoluzione del settore energetico e il progresso delle fonti rinnovabili, il gas naturale continua a svolgere un ruolo centrale nel mix energetico italiano ed europeo. È fondamentale per bilanciare la crescente intermittenza delle FER e le oscillazioni della domanda e dell’offerta dovute anche alle attuali incertezze economiche e geopolitiche. La sua flessibilità operativa lo rende insostituibile per la generazione elettrica nei momenti critici, come dimostrato a febbraio 2025, quando la ridotta produzione eolica ha comportato un aumento del 40% del consumo europeo di gas per la generazione termoelettrica. Il 5 marzo la Commissione Europea ha presentato la proposta di Regolamento (COM (2025) 99 final) per disporre una proroga delle disposizioni del Regolamento vigente fino alla fine del 2027 ma la proposta non è stata ben accolta dai 27 Stati Membri, stante il mutato contesto geopolitico e la necessità di apportare quindi opportuni correttivi, e pertanto la presidenza del Consiglio dell’Ue sta elaborando una revisione del testo del Regolamento. Proxigas accoglie quindi con favore "l’opportunità di aggiornare il Regolamento europeo sugli stoccaggi per introdurre alcuni elementi di flessibilità allo scopo di riuscire a conciliare, stante il complesso contesto, l’esigenza di garantire il riempimento degli stoccaggi, essenziale per la sicurezza, e quella di farlo in modo efficiente quindi evitando dinamiche di prezzo distorsive e costi eccessivi per i consumatori", spiega Marta Bucci. In particolare, tra le modifiche in discussione, l’introduzione di target intermedi solo indicativi, di un intervallo temporale per il raggiungimento degli obiettivi (anziché la data fissa del 1 novembre) e della possibilità per i singoli Stati membri di prevedere uno scostamento dall’obiettivo finale in relazione alla propria strategia energetica e alla possibilità di valorizzare le flessibilità specifiche dei propri sistemi infrastrutturali e di approvvigionamento, rappresentano un passo nella giusta direzione. "Noi auspichiamo che questo regolamento sia approvato in tempi brevi e sia specificata la tempistica concessa agli Stati membri per avvalersi di queste flessibilità. Eventualmente potrebbe anche essere valutata l’opportunità di prorogare soltanto per un anno questo Regolamento per poi procedere ad un aggiornamento strutturale della norma che tenga conto del nuovo contesto", ha concluso la DG Marta Bucci.