Lombardia, scattano le norme anti-inquinamento in 9 province. Milano da bollino rosso, città "non salutare"
20 febbraio 2024
Lombardia, scattano le norme anti-inquinamento in 9 province. Milano da bollino rosso, città "non salutare"
Dopo il quarto giorno consecutivo di superamento dei valori limite del Pm10, scatteranno le misure antismog di primo livello in nove delle dodici province della Lombardia. Queste misure includono il divieto di circolazione per veicoli fino a euro 1 benzina e fino a euro 4 diesel nei Comuni con più di 30mila abitanti dalle 7:30 alle 19:30 tutti i giorni della settimana. Sarà altresì vietato accendere fuochi all'aperto e utilizzare stufe a legna fino a tre stelle. Le restrizioni si applicheranno a Milano, Monza, Como, Bergamo, Brescia, Mantova, Cremona, Lodi e Pavia. Analoghe misure erano già in vigore dal 30 gennaio in sei province. Tra le disposizioni del primo livello vi è anche il limite di temperatura per il riscaldamento a 19 gradi, oltre al divieto in agricoltura di distribuire liquami, digestati, fanghi di depurazione e fertilizzanti, tranne che per iniezione e interramento immediato. "Le misure sul miglioramento della qualità dell'aria in Lombardia proseguono" ha sottolineato l'assessore regionale all'Ambiente Giorgio Maione. "Investiremo anche quest'anno 30 milioni di euro per il rinnovamento degli impianti di riscaldamento e dei veicoli circolanti. In cinque anni - ha ricordato - gli investimenti complessivi legati alla sostenibilità ambientale in Lombardia ammontano a 19 miliardi". E inoltre "negli ultimi 20 anni le misure adottate dalla Regione, gli investimenti fatti dalle imprese e i comportamenti virtuosi dei cittadini hanno portato a una riduzione del 39% delle concentrazioni di Pm10 e del 45% delle concentrazioni di No2. Questi sono i dati di sistema sui quali calibrare le politiche ambientali. Nel frattempo, in considerazione delle condizioni meteo che determinano il ristagno degli inquinanti al suolo - ha concluso - attiviamo le misure temporanee previste dalla norma". Attualmente, si sta accendendo una disputa sui dati riguardanti la qualità dell'aria a Milano, con l'allarme smog che torna ad essere un tema prominente, suscitando preoccupazione. Secondo la classifica della società svizzera IqAir, la metropoli milanese è attualmente classificata come la terza città più inquinata al mondo. Questa valutazione, basata sulla misurazione 'live' della qualità dell'aria, colloca Milano come una delle città con la peggiore qualità dell'aria, indicata con il colore rosso, classificata come "non salutare", superata solo da Chengdu in Cina e Dhaka in Bangladesh. Al quarto posto si trova Delhi, in India, leggermente meglio di Milano. Questi dati, forniti dalla società svizzera specializzata nello sviluppo di prodotti per il monitoraggio e la pulizia dell'aria, hanno ricevuto ampia copertura mediatica e sono stati condivisi sui social media. Tuttavia, il sindaco Giuseppe Sala ha sollevato polemiche riguardo a questo tipo di classifiche. "Sono rivelazioni estemporanee fatte da un ente privato, io sono anche seccato di dover rispondere a domande su questioni che non esistono - dice il sindaco polemizzando con il giornalista che gli ha chiesto conto della classifica -. Noi stiamo lavorando per migliorare l'aria, Arpa dice che è migliorata anche se io sostengo che non è abbastanza. Parliamo di cose serie e questa non è una cosa seria", conclude sottolineando che si tratta di notizie da social. "Stiamo investendo miliardi per aumentare l'efficienza e velocità delle metropolitane, quello che posso fare io per ridurre le emissioni Co2 e decarbonizzare è aumentare la possibilità di scegliere in futuro tra auto, metro e treno, servizio pubblico. Detto questo ricordo due numeri perché sembra che le auto e le moto italiane siano colpevoli delle emissioni di Co2 nel mondo: le emissioni di auto e moto circolanti in Italia di Co2 sul totale mondiale è dello 0,4%". Lo ha detto Matteo Salvini, ministro delle Infrastrutture e trasporti, a Rtl 102.5, commentando la notizia degli allarmanti dati dello smog a Milano e in generale nella Pianura Padana. Salvini ha quindi parlato della "follia europea" che "mette al bando le auto benzina e diesel nel 2035, e su cui chiederemo l'impegno di tutti partiti italiani in vista delle europee a rivedere questo obbligo di avere solo auto elettriche". In Italia, "riguarda lo 0,4% delle emissioni di Co2 in tutto il mondo, mentre la Cina si avvicina al 30%. Chiuderemo le fabbriche in Italia per far inquinare e vendere di più i cinesi, mi sembra una follia". "Quello che io faccio è investire in ferro - ha spiegato ancora il ministro - stiamo investendo centinaia di milioni di euro per il prolungamento delle metropolitana di Milano, a nord verso Monza, a ovest verso la periferia di Baggio, stiamo investendo in Alta Velocita' tra Brescia, Verona, Vicenza, la Tav, il tunnel del Brennero".
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