Cambiamenti climatici: Ocse lancia allarme su lentezza attuazione misure politiche efficaci
7 novembre 2025
Cambiamenti climatici: Ocse lancia allarme su lentezza attuazione misure politiche efficaci
Le misure globali per affrontare il cambiamento climatico rimangono inadeguate. È l'allarme lanciato dall'Ocse che denuncia una "mancanza di ambizione nella protezione del clima" dalla quale potrebbero derivare teme gravi conseguenze economiche. Nel 2024 i disastri legati al clima hanno già causato crescenti costi sociali ed economici, con danni superiori a 285 miliardi di euro (328 miliardi di dollari) e 16mila morti registrate in tutto il mondo. In tale scenario, per colmare il divario tra ambizioni e risultati effettivi – rileva l'organizzazione con sede a Parigi nel suo Climate Action Monitor 2025 – sono urgentemente necessarie "misure politiche più severe, un'attuazione più rapida e azioni giuridicamente vincolanti". Le misure globali per contrastare i cambiamenti climatici sono aumentate solo dell'1% nel 2024, proseguendo il calo osservato dal 2021. Ciò non può più essere spiegato con la pandemia di Covid-19 o la successiva crisi economica, ma – evidenzia l'Ocse – riflette una perdita di slancio nell'attuazione di misure politiche efficaci. Esistono chiare prove di un divario globale nell'attuazione dell'azione per il clima. E i costi di questa inazione – ha avvertito l'Ocse – stanno aumentando, con crescenti perdite economiche, disuguaglianze sociali e incombenti danni ambientali. Non è sufficiente formulare obiettivi più ambiziosi, i paesi devono anche garantire che i loro impegni si traducano in azioni concrete, ha affermato. Attualmente, i Paesi non sono sulla strada giusta per rispettare gli impegni assunti, come dimostra il rapporto dell'Ocse. Dato il continuo aumento delle emissioni e il calo dei livelli di azione per il clima, il mondo è ancora lontano dal raggiungere sia gli obiettivi del 2030 sia l'obiettivo a lungo termine della neutralità climatica, ha osservato l'Ocse nel suo rapporto. La crescita economica, in particolare nei Paesi emergenti è il principale fattore dell'aumento delle emissioni mondiali di gas a effetto serra. "La crescita economica è il motore delle emissioni nei Paesi partner dell'Ocse – si legge nel rapporto sull'Osservazione dell'azione climatica – secondo cui tra questi Paesi partner dell'Ocse ci sono grandi economie emergenti, non aderenti all'organizzazione, dove le emissioni non cessano di aumentare come Cina, India o Arabia saudita. Ma anche Stati dove le emissioni sono leggermente in calo: Brasilie, Indonesia, Sudafrica. In questi Paesi cosiddetti partner, la "crescita della popolazione e una forte crescita economica sono più forti dei miglioramenti in efficacia energetica", avverte ancora l'Ocse secondo cui, tra il 2015 e il 2023, le emissioni sono salite nei suddetti Paesi del 19,3% e l'aumento del Pil è responsabile di un aumento del 29,5% di Co2. (Foto: © gilc | 123RF)
[Torna alla Home]
Archivio notizie
Climate Action 100+ ("CA100+"), la più grande iniziativa globale che coinvolge oltre 600 investitori istituzionali su tematiche legate al cambiamento climatico, ha riconosciuto Enel come la migliore tra le 164 società ingaggiate dall’iniziativa a... [leggi tutto]
 
Inizia in Antartide la 41a Spedizione di ricerca italiana che quest’anno coinvolgerà circa 200 tra tecnici, ricercatori e ricercatrici impegnati in progetti riguardanti diverse discipline, tra cui glaciologia, geologia, climatologia, biodiversità e... [leggi tutto]
 
La presidente della BCE Christine Lagarde torna a mettere il punto sulle priorità climatiche dell'UE e sull'impiego di energie rinnovabili, avvertendo che sembrano passate in secondo piano in un contesto radicalmente mutato. E' quanto affermato in... [leggi tutto]
 
Una circolare dell'ABI agli associati segnala che sono state pubblicate, sul sito del Dipartimento della Protezione Civile, le Delibere del Consiglio dei Ministri con le quali sono prorogate per 12 mesi le misure di sospensione delle rate dei mutui... [leggi tutto]
 
A partire dal 15 ottobre i riscaldamenti torneranno in funzione in molte zone d’Italia. Secondo un’analisi di Facile.it, con le attuali tariffe del mercato libero gli italiani spenderanno in media 1.024 euro per riscaldare la propria abitazione... [leggi tutto]
News
7 novembre 2025
Le misure globali per affrontare il cambiamento climatico rimangono inadeguate. È l'allarme lanciato dall'Ocse che denuncia una "mancanza di ambizione nella protezione del clima" dalla quale potrebbero derivare teme gravi... [leggi tutto]
  Osservazioni in tempo reale
Segui XMeteo su Twitter
Segui XMeteo su Twitter
questa pagina: